Io credo, vieni in aiuto alla mia incredulit.

Marco 9:24


In generale il significato che diamo alla parola "credere" è "ritenere", "supporre" o "stimare". Nel nostro linguaggio comune facciamo uso di questo verbo proprio in questo senso.

E questo il senso che si applica alla vita cristiana?

Non è difficile incontrare persone religiose che "credono" in Dio e perciò si danno da fare per dimostrarlo con le loro opere; solitamente sono persone che partecipano alle riunioni nelle chiese, ascoltano tutti gli insegnamenti e fanno quello che gli viene chiesto dai loro conducenti con diligenza.

Agli occhi di chi li guarda appaiono come persone che operano per Dio, ma non conoscono la Parola di Dio né si sforzano di conoscerla. Essi ritengono che Dio esiste e che è anche Onnipotente tuttavia non hanno nessuna relazione personale con Dio.

Certamente Dio non disdegna le buone opere, ma Lui guarda l'intenzione che motivano le opere stesse.

Spesso siamo come quell'uomo descritto in Marco 9: crediamo ma non abbiamo fede; portiamo i nostri pesi al Signore quando siamo disperati e arresi perché non possiamo risolvere da noi stessi il problema perciò ci affidiamo per un momento a Lui perché abbiamo sentito che opera per il bene di ogni creatura così ci si rivolge a Lui, ma senza fede viva e amore vero verso di Lui. Questo sembra appagare lo stato di animo che si agita dentro, ma non dura molto; risolto il problema si torna alla nostra incredulità.

Peggio ancora chi crede nell'idolo, cioè che ritiene che cose inanimate possano mediare con Dio e rivolge il proprio culto - spesso senza rendersene conto - ai demoni. La loro fede è nell'opera delle loro mani fatta di legno o pietra e non in Dio Creatore.

Se riconosciamo di essere in questo stato, allora non vergogniamoci di chiedere anche noi al Signore: "vieni in soccorso alla mia incredulità!"

Gesù dice a tutti noi "Iddio è Spirito; e quelli che l'adorano, bisogna che l'adorino in ispirito e verità" (Giov 4:24) e ancora "Santificali nella Verità: la tua Parola è Verità" (Giov 17:17); quindi, chi è da Dio e lo ama pone la fede viva nella Sua Parola scritta: la Bibbia.

Dio nella sua immensa misericordia ha fatto qualcosa che è ancora oggi difficile da accettare. Egli è venuto incontro alla nostra incredulità facendoci un dono meraviglioso, senza che noi facessimo prima nulla di buono, la fede in Dio Padre e in Suo Figlio Gesù il Cristo! Ci dona la salvezza per la Sua grazia nella fede per avere pace con Dio per mezzo di Cristo.

Egli muta il nostro cuore per mezzo del Suo Spirito da increduli in credenti pieni di fede. La fede è un dono di Dio. O si ha o non si ha. E senza la fede nessuno può piacere al Signore.

Il credere semplicemente che Dio esiste non serve alla salvezza. Credere veramente in Gesù significa conoscere Gesù, avere una relazione vera con Lui allo stesso modo di come noi crediamo al nostro amico più intimo. Significa avere piena fiducia in Lui, questo è il vero credo. Allora possiamo dire con tutta la nostra mente che "Egli è ed è il remuneratore di quelli che lo cercano". Quando ci presentiamo a Lui con il cuore contrito e sincero, non restiamo nel dubbio come se Egli non ci esaudisce perchè non ne siamo degni. Egli è un Dio di misericordia!

Chi lavora con speranza e fiducia riceverà, a tempo debito, sempre il frutto del suo lavoro, cosi è per chi lavora CON il Signore Gesù, in buona fede e non per spirito di rivalsa, esortando senza scetticismo e testimoniando ciò che ha udito da Lui da buon servitore credente per non trascurare questo grande dono di salvezza che è la vita eterna in Gesù il Cristo nostro Signore.

Signore aumentaci la fede in Te e nella tua parola!




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